Un tuffo nella “moto-magia” del passato.

Le emozioni non hanno età, soprattutto per chi come me è un grande appassionato di motori e di vintage.

È questa l’atmosfera che ho respirato appena ho rimesso piede al Salone di Bologna dopo tantissimi anni.

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Tornarci, ve lo assicuro, è stato un “doppio tuffo nel passato”.

Perché Bologna non è solo stata la sede storica del più grande Show dedicato in Italia al mondo dell’auto.

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Da quest’anno, infatti, è diventata anche il cuore di un altro famoso appuntamento: “Auto e Moto d’Epoca”.

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Una kermesse che non ha nulla da invidiare alle rassegne futuristiche di oggi non solo per spettacolarità e affluenza di pubblico, ma soprattutto per stile e design.

In un mondo dominato da modelli ultra tecnologici pressochè simili l’uno all’altro, quello che si è perso secondo me è la vera magia del prodotto. Quella che al primo sguardo e suono del motore ti faceva battere il cuore.

Rivivere quelle emozioni è stato un viaggio incredibile nel Tempo tra passato e futuro, a bordo di storici marchi capaci ancora di farti sognare.

La passione inizia dai ricambi.

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Di solito parlare di ricambi è noioso, eppure facendo un giro in questo padiglione mi sono totalmente ricreduto, trovandomi in mezzo a locandine storiche, oggetti mitici, vecchie targhe e carburatori leggendari, circondato dalla passione di tantissimi collezionisti alla ricerca del “pezzo mancante” per restaurare la propria auto d’epoca o da aggiungere alla propria collezione personale.

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Nel Salone di Bologna qualunque oggetto acquista una dimensione magica, trasformandosi in un cimelio di grandissimo valore storico e culturale.

Dal padiglione dei ricambi è dunque iniziata la mia “caccia al tesoro”, per catturare con il mio obiettivo i pezzi più evocativi, creativi ed emozionali in mostra.

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La cosa che più mi ha stupito è che tra i visitatori in fiera non c’erano solo i nostalgici del passato, ma anche moltissimi giovani, a dimostrazione che la passione per le auto e moto d’epoca non ha età.

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Il mio viaggio tra le bellezze di una volta.

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Lo avevo scritto il 28 febbraio 2022 in un mio FRAday:

Il design emozionale nasce per rispondere a un nostro bisogno vitale: “farci stare meglio”.

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È proprio questa la sensazione che ho vissuto rivedendo tante icone come la Ferrari F40 o la Dino, passando per la mitica Lancia Stratos e l’inconfondibile batti ciglio della Lamborghini Miura.

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Tanta personalità, stile, sex appeal, meccanica e innovazione in perfetto equilibrio tra loro.

Sono questi i tratti distintivi di queste gloriose vetture che hanno fatto strada nella storia dell’automobile, nel cinema, nel design e nella vita di tutti i giorni.

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Non chiamatele solo “macchine”, perché ognuna di loro ha dentro tutta l’energia, l’audacia e la passione di chi le ha pensate e progettate per far muovere le emozioni di intere generazioni.

Da quattro a due ruote: l’avventura continua.

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Al Salone di Auto e Moto d’Epoca la passione per le due ruote è più viva che mai, perché si colora di avventura e senso di libertà.

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Un viaggio nel tempo completamente diverso, senza vincoli, accompagnato solo dal fruscio del vento e dal rombo del motore!

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Alle intramontabili e indomite “signore” ho persino dedicato un recente FRAday, “Riding Passion” che vi consiglio di leggere se ancora non l’avete fatto, in cui ho parlato di cosa significa vivere la passione per le due ruote d’epoca.

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Poterle ammirare da vicino mi ha fatto sentire protagonista di uno dei miei film preferiti, “I Diari della Motocicletta”, in cui due giovani studenti, Alberto Granado ed Ernesto Guevara, partono per un viaggio attraversando il continente latinoamericano in sella a una Norton 500 M18 del 1939, soprannominata “La Poderosa”.

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Questo weekend facciamo un bel giro nel passato.

Per andare avanti a volte è necessario tornare indietro, ripercorrendo le curve e salite della propria esistenza. Un percorso interiore che porta lontano e che riesce ad aprire nuovi orizzonti. Come il viaggio che vi ho appena raccontato.

Non si tratta di semplice “nostalgia”, ma di un vero e proprio “Ritorno al Futuro”, dove ogni pezzo del passato è una componente essenziale per progettare una nuova cultura della mobilità, fatta non solo di tecnologia ma anche di emozioni.

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Se siete interessati a questo argomento, vi invito a fare un salto sui miei canali Facebook e Instagram, dove ho caricato il tour fotografico che ho preparato per farvi scoprire tutte le emozioni vissute al Salone Auto e Moto d’Epoca di Bologna.

Facciamo viaggiare le nostre emozioni. Oggi è FRAday.

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