È tempo di vacanze e di ripartire.

La cosa più bella dei viaggi è che cominciano sempre dalla testa e dal cuore. I miei, almeno, partono sempre così: esplorando con l’immaginazione e con la curiosità tutti i luoghi dove ancora non sono stato. Solo quando i pensieri cominciano ad allontanarsi dalla mia comfort zone, sono pronto a spiccare il volo per una nuova emozionante avventura.

È un modo di viaggiare che applico sia alla vita che alla professione. Perché in fondo, per non rimanere lavorativamente fermi non è affatto necessario andare troppo lontano e cercare nuovi stimoli e opportunità chissà dove. Basta semplicemente spostare i propri “confini mentali” per scoprire cose dell’altro mondo su noi stessi e sul nostro potenziale.  

Dentro la valigia di un experience teller.

Quando ho iniziato il mio nuovo percorso professionale non vi nascondo che ho avuto una certa ansia addosso, perché era un po’ come compiere un’avventura al buio senza avere in tasca una Lonely Planet. Avevo però la mia “mappa mentale” e sapevo dove volevo arrivare: far conoscere a tutti cos’è e cosa fa un experience teller. 

Dato che avevo tanta strada da percorrere, nella mia valigia ci ho messo tutte le cose più importanti che pensavo mi sarebbero servite lungo il tragitto: coraggio, creatività, perseveranza e passione.

Una volta ben equipaggiato, ho scelto accuratamente i principali mezzi con cui muovermi e comunicare, ossia il sito web, il blog e i social.

Insieme ad essi mi sono munito di ogni tecnologia utile a raccontare e condividere le mie esperienze comunicative nel modo più completo e confortevole possibile (notebook, tablet, smartphone, gimbal, reflex), oltre alla mia inseparabile chopper bike che mi permette di superare molti ostacoli quotidiani, soprattutto il traffico che a Roma regna sovrano.

Un diario di viaggio sempre aggiornato.

Ripartire con un nuovo posizionamento sul mercato, dopo 30 anni di azienda, non è stata certo una passeggiata, ma ogni tappa percorsa e ogni FRAday pubblicato mi sta ripagando, di settimana in settimana, di tanta fatica e sacrifici.

Ricordo ancora il primo articolo del blog pubblicato l’11 Febbraio di quest’anno. Una data a cui sono molto legato perché ha segnato la mia personale ripartenza e il lancio della mia sfida professionale.

Ad oggi, dopo quasi 5 mesi di intenso lavoro, 22 FRAdays pubblicati, un totale di quasi 2K impressions, un traffico organico di ricerca che ha raggiunto quota 7% (il 67% diretto dal sito e il 33% dai social) e una durata media di lettura che supera i 2 minuti per ogni articolo, posso dire di essere veramente molto soddisfatto perché sono risultati “puri”, ossia raggiunti solo attraverso i mezzi a mia disposizione e senza alcuna azione di marketing e investimento “push”. 

Ma la cosa più importante sono le relazioni che mi sono creato in tempi da record: dall’incontro con le prime twin influencer digitali italiane alla conoscenza stretta con il CEO di Alessi, dalla richiesta di partecipare come speaker al weekend di FE a Roma da parte di un’agenzia centrale di Mercedes a Stuttgart all’inizio di una interessante collaborazione con un’importante agenzia milanese per avviare insieme una startup, dal contatto con persone speciali impegnate nell’arte, nel sociale e nella magia, fino all’amicizia nata quasi per caso con un facoltoso americano appassionato di Ferrari. Last but not least, il primo ingaggio ufficiale da parte di Confindustria per raccontare un’esperienza di rigenerazione industriale.  Mi si è aperto un mondo di opportunità e ora sono finalmente pronto a volare.

Il primo ingaggio ufficiale non si scorda mai.

È il caso di dirlo, perché mai avrei pensato di trovarmi “dall’altra parte della scrivania”, almeno fino a un anno fa.

Eppure è successo ed essere “riconosciuto” come blogger e voce influente da parte di aziende e organizzazioni rappresenta per me non solo un grande motivo di orgoglio, ma anche un fortissimo stimolo ad andare avanti.  

Perché in fondo nella vita c’è una strada alternativa per tutti. La cosa più difficile è trovarla e percorrerla senza voltarsi indietro.

Mentre sono seduto sul Freccia per Mestre, mi lascio finalmente alle spalle il passato, pronto a partecipare al mio primo “media tour” nel ruolo di experience teller insieme ai miei nuovi colleghi.

Questo weekend lo dedico a tutti i viaggiatori.

E a chi, come me o più di me, piace viaggiare con la testa, con il cuore, con l’immaginazione, con le idee, con le parole e con le immagini.

D’altronde si sa, “in viaggio, come in amore, ogni mezzo è concesso”

Se ami anche tu viaggiare, ho preparato sui miei canali Facebook e Instagram un interessante itinerario fotografico, con qualche piccola anticipazione sul progetto che lancerò il prossimo weekend.

Godetevi il volo, oggi è un altro bel FRAday!