Oggi voglio portarvi in una regione a molti sconosciuta: il Molise.

Avete presente quando a scuola a lezione di geografia di fronte alla cartina muta dell’Italia dovevamo a turno indicare il nome della regione nominata dalla maestra? Dite la verità, quanti di voi sono riusciti a trovare il Molise al primo colpo d’occhio?

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Impossibile, perché per molti, me compreso, il Molise non è mai esistito, né turisticamente né iconograficamente, almeno fino a quando ho conosciuto un vero molisano doc, il mio amico Ferdinando, che ha iniziato a parlarmi della sua misteriosa terra “di mezzo” e mi ha fatto venire voglia di scoprire cos’è che rende così unica e speciale questa regione.

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Il Molise non esiste, resiste.

È questo uno dei più famosi appellativi riferiti al Molise.

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Una frase che sicuramente avrete l’occasione di vedere scritta su qualche muro tra i vicoli dei numerosi borghi storici, dove vi consiglio di farvi un giro fuori stagione.

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Un’espressione che a dire il vero mi è subito suonata in testa nella sua accezione negativa e che, alla luce delle tante cose belle e inaspettate che ho visto, preferirei sostituire con un claim diverso, ad esempio “Il Molise nascosto, che gran bel posto”, proprio perché incastonato nel centro del nostro Bel Paese, come una gemma rara! 

Un territorio tutto da scoprire

Chi non vorrebbe visitare un luogo che non esiste? Per me mettere piede per la prima volta in Molise è stato un po’ come approdare sull’isola che non c’è… uno di quei luoghi che nessuno sa dov’è, che incuriosisce e che spaventa al tempo stesso, perché non sai cosa aspettarti quando e se ci arriverai…

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La prima tappa del viaggio è stata Isernia dove ho raggiunto il mio amico Ferdinando. Dopo una bella serata di chiacchiere e aperitivi in piazza abbiamo iniziato il nostro Tour Molisano alla scoperta di tutto quello che non è conosciuto.

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Conoscevate le Cascate di Carpinone, il Castello di Pescolanciano e il Teatro Sannita di Pietrabbondante? Ovviamente no, perché il Molise “non esiste”, ma se avete qualche dubbio sulla sua esistenza, vi consiglio di andare a visitare questi incredibili luoghi prima che diventino popolari e instagrammabili.

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Dopo già un bel po’ di tragitto percorso, abbiamo deciso di sostare ad Agnone, un’antica città sannita che tra l’altro è stata candidata come Capitale della Cultura 2026. Cosa che non mi stupisce affatto, considerando la sua ricchezza di tradizioni ancora vive, come la famosa Ndocciata, il rito del fuoco più antico al mondo che si celebra ogni anno nel mese di dicembre (su cui ci farò sicuramente un altro FRAday, stay tuned!).

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Altro posto che vale la “penna” di raccontare è senz’altro Castel San Vincenzo dove si trovano i resti di una delle più grandi abbazie d’Europa. Dopo averla visitata abbiamo deciso di fare una breve sosta sulle sponde dell’omonimo lago, un bellissimo specchio d’acqua turchese in cui si riflettono le vette delle Mainarde.

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Fuori dai luoghi comuni: questo è il Molise!

Lo sapevate che The Guardian, il prestigioso quotidiano britannico, nel 2022 ha inserito il Molise tra le ventidue località europee da scoprire, elogiando le tante meraviglie e antiche tradizioni di questo territorio ancora inesplorato?

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Una di queste, che ho scoperto passeggiando tra i vicoli di Isernia, è l’arte del merletto a tombolo, una tecnica di ricamo dalle origini antichissime che, secondo fonti storiche, comparve nel XIV secolo e si diffuse grazie all’opera di suore spagnole che alloggiavano nei monasteri di Santa Maria delle Monache e di Santa Chiara.

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Una tradizione che si tramanda da secoli tra le donne di Isernia come un rito magico, capace di tessere storie ed intrecciare legami che durano nel tempo.

Questo weekend vi porto in giro con noi.

L’amicizia con Ferdinando vale il viaggio, ma vi assicuro che anche se è stato un breve road tour di due soli giorni, le emozioni, le sorprese e le sfumature che regala agli occhi il Molise sono tantissime. Se siete curiosi di vederle da vicino, vi invito a fare un salto sulle mie pagine Facebook e Instagram.

 Il Molise esiste. Scopritelo con questo FRAday.

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