Come mi è cambiata la vita da quando sono diventato host.

Tutti noi abbiamo un sogno nel cassetto, un progetto ambizioso o un semplice piano “B” che un giorno vorremmo riuscire a trasformare in realtà.

Fare il giro del mondo in bicicletta. Mollare tutto e aprire un chiringuito sulla spiaggia. Trasferirsi sulla Luna.

Non importa quanto piccolo o grande sia, perché il nostro cuore è in grado di dare spazio a sogni di qualsiasi dimensione, anche quelli più ingombranti o che sembrano impossibili da realizzare.

Tra i tantissimi sogni custoditi nella mia “valigia dei desideri” c’è sempre stato quello di realizzare un progetto legato al turismo esperienziale.

Ovviamente, come spesso accade con i sogni, i dettagli sul “che cosa” e sul “come” per molti anni sono rimasti nella mia testa abbastanza confusi…

Poi però la vita mi ha messo di fronte a una serie di cambiamenti, che mi hanno dato non solo tempo e modo per riflettere su me stesso, ma soprattutto l’opportunità e il coraggio di aprire la valigia dei desideri, provando a realizzare questo mio piccolo sogno.

Chiusa una porta, alla fine ho aperto Giusti Mansion.

Diventare Host è stato molto più difficile e complicato che riposizionarmi professionalmente come Experience Teller, anche se le due attività hanno vari punti di contatto. 

La prima difficoltà è stata trovare la location giusta.

Nonostante Roma sia una città abbastanza vivace dal punto di vista immobiliare, la mia ricerca si è concentrata sin da subito su due quartieri a cui sono molto legato, Rione Monti e Trastevere.

Due luoghi molto diversi tra loro, ma estremamente attrattivi dal punto di vista turistico.

Così, tra centinaia di appuntamenti, interminabili ricerche online ed estenuanti sopralluoghi alla fine mi sono trovato a un bivio, ma non il classico bivio.

Il bivio trasteverino di cui parlo è piuttosto una particolarissima biforcazione a forma di Y rovesciata che caratterizza Vicolo del Bologna.

È qui che ho aperto Giusti Mansion.

Una suite gallery molto speciale allestita all’interno di una delle tradizionali case-bottega di una volta, dove un tempo vivevano e lavoravano gli artigiani.

Un piccolo angolo del mio cuore che ho arredato con i ricordi di famiglia e con tutti quegli oggetti che esprimono la mia passione per i viaggi, il design e il vintage.

Non offro un semplice alloggio, ma un nuovo tipo di “homespitality”.

Ho viaggiato in tutte le latitudini e longitudini del globo, visitato e vissuto in tantissimi luoghi diversi, ma c’è una cosa che da turista ho sempre cercato mettendo piede in un altro paese: sentirmi a casa.

È una sensazione di familiarità e di benessere che non ha nulla a che fare con il luogo fisico in cui ci troviamo, ma con le particolari emozioni che proviamo quando entriamo  in un contesto di vita e ci sentiamo subito al sicuro, a nostro agio, accolti e coccolati come se fossimo componenti della stessa famiglia.

Questa è l’esperienza di “homespitality” che ho deciso di far vivere a tutti i miei ospiti, instaurando con ognuno di loro un rapporto familiare sin dal primo contatto in fase di prenotazione.

Perché non c’è luogo più bello in cui soggiornare e ritornare di quello che chiamiamo “casa”.

I consigli del mio speciale vicino di casa: Ferdinando. 

Ferdinando è stata la prima persona che ho conosciuto a Trastevere.

Ero davanti alla porta di casa quando quest’uomo dai vivacissimi occhi cerulei e dai lineamenti molto eleganti ed espressivi mi ha sorriso e salutato mentre portava a spasso i suoi fedeli amici, Pocho e Lilly.

Impossibile non rimanere folgorato dalla sua innata simpatia e dalla sua brillante personalità.

È così che siamo diventati amici, per caso, anche se il caso non esiste e c’è sempre una ragione per cui facciamo certi incontri. 

Ferdinando e Pocho

Ferdinando non è solo il mio vicino di casa, ma anche l’ideatore di StoreMe in Trastevere, uno spazio polifunzionale aperto all’accoglienza dei turisti a cui offre vari tipi di servizi di Conciergerie, dal deposito dei bagagli alla gestione dei transfer, dalla prenotazione di ristoranti all’assistenza turistica.

Avere Ferdinando accanto a me e a Giusti Mansion è, diciamoci la verità, una grandissima fortuna, non solo perché i suoi servizi sono fondamentali anche per i miei ospiti, ma soprattutto perché da quando ho iniziato a svolgere questa attività ho imparato tantissime cose da lui e dal suo modo di approcciarsi ed entrare in relazione con le persone.

Il suo segreto me lo ha svelato lui stesso in poche semplici parole:

Considero chi viene da me un ospite, non un cliente.

Potete vedere la sua intervista sul mio canale Youtube

Finalmente posso viaggiare, senza pagare alcun biglietto.

C’è una cosa che ho capito in questi primi due mesi di attività: che non bisogna allontanarsi troppo da casa per avere una vita movimentata e internazionale.

Fare l’host mi sta dando infatti l’opportunità di entrare in contatto con mondi e culture diverse, di conoscere persone sempre nuove e di compiere con loro una parte del viaggio.

Ogni mio ospite porta con sé, oltre alla propria valigia, un bagaglio di vita, esperienze, emozioni e storie incredibili, che spesso desiderano condividere proprio durante il loro soggiorno.

In quello ad esempio di Barbara, la mia prima ospite, c’è la passione per la fotografia che la porta in giro per l’Italia a documentare le attività lavorative all’interno di vari istituti carcerari. Poi c’è il bagaglio di Toby, un artista newyorkese dal fascino bestiale (non a caso ama definirsi “the elegant beast” sui social) che è venuto in vacanza in Italia per far conoscere le sue favolose creazioni di pelle. O i bagagli di Annie e Philippe, una coppia di francesi, lei per anni ha gestito un ospedale in Groenlandia mentre lui lavorava nel cinema, che hanno scelto di cambiare vita e di gestire insieme una fattoria in Normandia.

 

Questo weekend siete tutti ospiti di Giusti Mansion.

Se volete trascorrere un fine settimana completamente diverso, ricco di storie, ricordi ed emozioni, vi aspetto tutti a Trastevere per raccontarvi qualcosa in più della mia nuova attività e del magico luogo in cui la sto gestendo.

Sulle mie pagine Instagram e Facebook troverete, come sempre, un piccolo tour fotografico.

Welcome Home. Oggi è FRAday!

Photo FFG