Il mio blog domani compie un anno!
Un anno di esperienze personali e professionali condivise. Un anno di incontri meravigliosi e di nuove amicizie. Un anno di viaggi, reali e mentali, a bordo della mia instancabile chopper.
Ma soprattutto un anno volato via in un soffio di candeline.
Era l’11 febbraio 2022 quando ho iniziato questa incredibile avventura, in cui mi sono tuffato a capofitto con l’entusiasmo, la creatività e il coraggio che ho sempre messo in ogni progetto e nuova sfida.
Ad essere sincero, non sapevo nulla di blogging, né di come si gestiscono i blog. Non sapevo cosa gli utenti si aspettassero da me, né se i miei venerdì avrebbero soddisfatto la loro curiosità e le loro aspettative. Poi è accaduta una magia. Ho pubblicato il mio primo post e tutte le mie insicurezze da principiante sono scomparse!
Il primo post non si scorda mai.
Pubblicarlo è stato un vero atto liberatorio, come il gesto delle mie braccia aperte della foto di copertina.
Dopo quattro mesi di reset finalmente ero pronto a percorrere una nuova strada e ad allargare i miei orizzonti.
Da quel primo venerdì tutto è cambiato. Io sono cambiato. Perché proprio grazie al blog FRAday ho avuto la possibilità di guardarmi meglio dentro e, forse, di tirare fuori la parte migliore di me, quella che desiderava da tempo esprimersi senza la paura di essere giudicata o di essere letta in modo sbagliato.
Oggi voglio esprimere un desiderio.
Prima di soffiare sulla mia prima candelina, mi piacerebbe condividere con tutti voi un mio piccolo desiderio. Che il mio blog ogni anno di più, diventando nel tempo un luogo di riferimento per tutte le persone che cercano stimoli nuovi e per tutte le aziende e organizzazioni che desiderano essere raccontate in modo emozionale e sincero.
Un augurio che faccio non solo a me stesso, ma anche a tutti coloro che mi hanno aiutato a raggiungere questo primo importante traguardo.
Questo weekend vi farò un regalo molto speciale.
Questo trentaquattresimo post del mio Blog lo dedico a tutti voi, amici di FRAday, perché è solo grazie a voi che sono riuscito a realizzare il mio sogno: essere letto, apprezzato e condiviso.
È per questo che il regalo voglio farlo io a voi, chiedendovi quali sono gli argomenti di vostro maggiore interesse o che vorreste approfondire e vivere, insieme a me, nel prossimo post di questo blog.
Mentre compilate la vostra “wish list”, sui miei canali Instagram e Facebook troverete un piccolo tour con i migliori venerdì dell’anno.
Se non li avete ancora letti, questo è il momento giusto per farlo.
Auguri a Noi. Oggi è un FRAday speciale.
Roberta Febbraio 11, 2023
Di FRAday in FRAday ci hai fatto immaginare, stupire, emozionare, riflettere, dimostrando che la creatività e la poesia sono gli antidoti vincenti alla routine della vita. Il FRAday è anche l’espressione della tua visione contemporanea e futurista della comunicazione intesa anche come nuovo umanesimo. Una sfida e una narrazione emozionale che tu del resto hai sempre anticipato con lungimiranza come direttore della comunicazione.
FFG Febbraio 12, 2023
Grazie Roberta
Silvia Polleri Febbraio 11, 2023
Carissimo Francesco, c’è un regalo, il mio sogno, dopo questi vent’anni di lavoro in carcere in cui ho conosciuto le grandi sofferenze di persone che hanno commesso grossi errori, che sono inciampati e non ce l’hanno fatta a rialzarsi. Ecco sono certa, il dono più grande che ci possiamo fare è investire nell infanzia. Loro sono davvero la nostra garanzia per il futuro. Molti degli ospiti del carcere se avessero avuto, indipendentemente dal ceto sociale, dalla cultura dei genitori, il rispetto che si dovrebbe avere per l’infanzia, forse non sarebbero qui dentro. Diffondiamo la necessità del rispetto per i bambini è una sorta di grande investimento, sicuro forte per un futuro migliore. Sono sempre più convinta. Lavoriamo su questo insieme! E grazie per le tue intuizioni e per il tuo peregrinare un abbraccio Silvia
FFG Febbraio 11, 2023
cara Silvia lavoriamoci insieme con grande piacere. Come vogliamo organizzarci? aspetto tue. se vuoi ti vengo a trovare a Milano e ne parliamo. un abbraccio. Francesco