Ognuno di noi ha un oggetto del cuore.

Il mio è uno spremiagrumi, ma per carità non chiamatelo mai così, perché potrebbe offendersi. All’anagrafe il suo nome è Juicy Salif, nato dalla mente geniale di Philippe Starck e commercializzato in Italia a partire dagli anni ‘90.
Io preferisco chiamarlo semplicemente “Starck” perché, come il suo creatore, ha un caratterino particolarmente esuberante ed eccentrico, a tratti irriverente.  

Il mio Starck in cucina non ci vuole proprio stare.

Non ricordo, infatti, di averlo usato molto spesso. Quelle rare volte che ci ho provato, sono finito a fare colazione al bar! Si sa, le “icone pop” sono fatte un po’ così: “amano farsi guardare, ma non toccare”. 

Se non lo uso a cosa mi serve? A tutto tranne che a spremere gli agrumi.

Non importa che non sia comodo, né facile da utilizzare, solo il fatto di guardarlo mi mette allegria. Così, ogni mattina quando entro nel living lo guardo, sorrido e poi mi preparo un toast e una bella spremuta con il mio juicer elettrico. 

D’altronde come ha dichiarato il designer che l’ha creato:

“non è uno spremiagrumi, ma un oggetto di conversazione”.

Averlo messo in bella mostra tra la cucina e il salotto, come nel mio caso, canalizza l’attenzione degli ospiti che di tanto in tanto mi vengono a trovare, innescando divertenti discussioni proprio in merito alla sua originale forma “aliena”.

C’è chi ci vede un ragno, chi un calamaro, chi un razzo luccicante pronto al lancio… qualsiasi sia l’immagine che evoca in chi lo guarda, una cosa è certa: è tutto ciò che sembra!

Lo straordinario potere del design è trasmettere emozioni.

Non è un caso, infatti, che di fronte a un qualsiasi oggetto di design i nostri sensi reagiscano in modo diverso, innescando nel nostro inconscio una serie di emozioni, ricordi, pensieri e sensazioni legate alla nostra sfera affettiva, a particolari momenti della nostra vita e ad esperienze vissute. 

Sono oggetti che vivono insieme a noi, che invecchiano con noi e che intrecciano con noi una storia e un legame profondo. Ecco perché Starck non è e non sarà mai un semplice spremiagrumi. 

Questo weekend l’ho portato a passeggio con me.

Per la prima volta in tutti questi anni di vita vissuta l’uno accanto all’altro, siamo usciti di casa trascorrendo una giornata molto speciale, tra le vie del centro, i parchi cittadini e le meraviglie della nostra splendida Roma.

L’abbiamo fatto per dimostrare come il design emozionale sia capace di uscire fuori dall’ordinario e di andare oltre il concetto di funzione.

Se sei curioso di vedere cosa abbiamo fatto insieme, ti invitiamo a seguire la nostra esperienza sul mio profilo Instagram.